Il Territorio

L’intera area fa parte della “Comunità Montana di Monte Santa Croce” e dell’area protetta del “Parco Regionale Area Vulcanica di Roccamonfina e Foce Garigliano”.

Il territorio è sovrastato dall’apparato vulcanico di Roccamonfina, più antico del Vesuvio, di cui ricorda forma e maestosità, costituito da una cerchia craterica esterna larga mediamente 6 km, definita nei punti più alti dal Monte S. Croce (1005 m.) e dal Monte Làttani (810 m) e da alcuni coni vulcanici con profilo a cupola semisferica, quali Monte Atano nel borgo di Casi a Teano, Colle Friello, nel comune di Conca della Campania e Monte Ofelio nel comune di Sessa Aurunca.
L’intero territorio è ricco d’acqua, che ne ha plasmato la morfologia.
A nord – ovest il fiume Garigliano delimita un confine regionale naturale con il Lazio.
Il fiume Garigliano, scava il suo letto tra i terreni vulcanici del Roccamonfina ed i terreni calcarei dei Monti Aurunci. Nasce dalla confluenza del Fiume Liri con il Fiume Gari o Rapido, ha acque profonde e corrente veloce. Il suo serpeggiante percorso è addolcito dalla presenza di robusti pioppi e salici sugli argini.

Cascata dall'alto
Cascata

Oltre al Garigliano, i due corsi d´acqua più importanti di quest’area sono il Fiume Savone ed il Fiume Peccia.
A sud ovest, l’area è delimitata dalle morbide ed assolate coste della riviera Domizia, nel comune di Sessa Aurunca.
Il paesaggio offre dolci colline e un ambiente estremamente interessante, dove si possono osservare spettacolari cascate ed importanti corsi d’acqua, profondi canyon sul fondo dei quali scorrono tortuosi ruscelli; si ricordi il fosso di Cocuruzzo che delimita i confini della tenuta San Teodoro.
La principale risorsa ambientale è costituita dal paesaggio, in tale contesto, rocce dalle forme curiose e uniche ricordano la passata attività vulcanica dell’area, oggi ricoperta da coltivazioni di castagni, uliveti e vigneti. Lo sviluppo rigoglioso del castagno è stato favorito, nel tempo, dalla composizione mineralogica dei suoli lavici del Roccamonfina, ottimale per le esigenze nutrizionali di questa specie.

L’area è ubicata a ridosso delle principali arterie di comunicazione dell’età romana ed in specie la via Appia e la via Latina, attualmente S.S. Casilina ove insistevano alcuni assai rilevanti insediamenti agricoli dell’età classica. Ancora oggi, lungo l’attuale Casilina, è infatti possibile riscontrare antichi insediamenti agricoli ed in specie le c.d. “ville agricole” dedite alla coltivazione della vite e dell’olivo.
L’area è perfettamente vocata alla produzione di uve da vino, con un potenziale ancora non compiutamente espresso, che di anno in anno riserva piacevoli sorprese.